nello rubattu

Sono nato a Sassari nel 1951. Dopo il DAMS a Bologna, ha lavorato come addetto stampa per entità pubbliche e private: ARCI, FIOM, Unipol.

Negli anni Novanta mi sono trasferito a Bruxelles, collaborando con editori e, come giornalista freelance, per due riviste (Tempo Economico e Terra e Vita).

Sono tornato in Italia nel 2010: Milano, Pavia, Varese, Bologna e Sassari, la mia città.

Dal 2005 al 2017 sono stato presidente della onlus "Su Disterru", creata per dare vita al MEA (museo e centro di documentazione sulle culture migranti) nel paese di Asuni, in provincia di Oristano. Il MEA è stato inaugurato nel 2017. Dal 2005, sempre ad Asuni, sono stato tra gli organizzatori dell’incontro internazionale di artisti, poeti, performer e scrittori "Parole e visioni intorno al viaggio". Faccio parte del gruppo di lavoro di un festival di cinema internazionale, "terre di confine filmfestival" - un’occasione per far incontrare registi, autori ed attori di cinematografie dei circuiti non commerciali di tutto il mondo con il cinema e gli autori della Sardegna.

Ho scritto delle ballate in sassarese, pubblicate nel cd Blues pà piazzèri, recentemente ristampato (lo trovate alla Libreria Maxottantotto - Via Asproni 26/B
07100 Sassari - tel. 3939051855).

Amo il rembetiko, la musica per bande slava, il fado, il tango, la morna, il blues, Vladimir Visotsky, Esma Rezepova, Cesària Evora, Georges Brassens, Jacque Brel, Joaquin Sabina, Fabrizio De André e i Gufi. Amo le opere di Denis Diderot, Raymond Queneau, Louis-Ferdinand Céline, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William S. Burroughs, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti. Regolarmente rileggo le opere di Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Joseph Conrad, Grazia Deledda, Sergio Atzeni e Giulio Angioni.

Non ho nulla contro gli intellettuali italiani: si credono però troppo vicino a Dio e troppo lontani da un uovo alla coque.